Il social network di Mark Zuckerberg non arresta la sua corsa al test di sempre più funzioni che possano distinguerlo dalla massa, dandoci una notizia imprevista quanto sorprendente: il probabile arrivo del tanto discusso pulsante "non mi piace", da sempre evitato su Facebook in quanto ritenuto possibile causa di diverbi, litigi e incomprensioni.
Tuttavia, il CEO di Facebook sembra aver recentemente cambiato idea, ed ha annunciato la sua proposta "epocale" al recente Q&A di Menlo Park, in cui vengono discussi i possibili cambiamenti da apportare al nostro social preferito. Le prime indiscrezioni su questa nuova feature sono ovviamente già trapelate sul Web; nonostante questo, il famigerato "dislike" non sembra proprio essere quello che potremmo immaginare, bensì uno strumento di grande utilità in situazioni per così dire "delicate".
Quali possono essere tali situazioni? Il pulsante "non mi piace" è stato studiato per esprimere empatia con una persona con cui siamo in contatto, e non ostilità: tra gli esempi più frequenti possiamo trovare un amico o conoscente che pubblica aggiornamenti di stato relativi ad una situazione particolarmente difficile, in cui è più necessario esprimere empatia piuttosto che utilizzare il classico bottone "like", per evitare fraintendimenti.
Questa nuova feature potrebbe inizialmente essere integrata su un numero ristretto di utenti test, o addirittura essere limitata ad alcune zone geografiche, per verificare la risposta degli iscritti al cosiddetto "pulsante dell'empatia", come è stato soprannominato una volta diffusa la notizia sul Web. Di certo un'innovazione simile porterà gli utenti ad entrare più in sintonia online, e sicuramente ad offrire più supporto che non con un semplice "like".
Attendiamo quindi il rollout del nuovo feature per Facebook, sapendo che la novità vedrà probabilmente la luce per il 2016, assieme ad altri progetti quali la versione finale di "M", il nuovo messenger smart con comandi vocali per il social in blu più popolare al mondo.