Il mondo dei wearables è incarnato principalmente da smartwatch e fitness tracker, che oltre alle funzioni tradizionali dei dispositivi indossabili di nuova generazione in grado di connettersi ai nostri smartphone per migliorare l'esperienza d'uso, consentono inolte il monitoraggio dei parametri fisici in fase di allenamento o riposo, permettendo la configurazione ottimale della propria tabella di marcia in ambito sportivo.
Samsung, con il suo nuovo BrainBAND, tenderà ad espandere sempre più questi confini, proponendo un dispositivo in grado di rilevare istantaneamente le conseguenze di impatti particolarmente traumatici durante alcune attività sportive considerate più a rischio, tra cui il pugilato, il rugby, il wrestling e l'hockey. L'area esaminata sarà ovviamente l'encefalo: le commozioni cerebrali in queste attività ammontano a numeri particolarmente spiacevoli per gli atleti; grazie all'ausilio del nuovo dispositivo indossabile si spera quindi di far luce sui momenti in cui è necessario prestare un certo tipo di soccorso piuttosto che una cura più blanda, direttamente durante le gare.
Samsung BrainBAND è dotato di sensori adatti ad essere applicati sul capo dell'atleta, capaci di registrare potenza e angolo di impatto e la possibilità di inviare il dato registato alla relativa app ufficiale progettata dalla casa coreana, in modo che allenatori, medici sportivi e arbitri possano tempestivamente valutare la situazione e seguire gli effetti del trauma.
Lo sviluppo di BrainBAND è già a buon punto, tuttavia Samsung dovrà definire al meglio alcuni parametri statistici di rilevazione prima di renderlo disponibile al di fuori della fase prototipo: si spera, quindi, di vederlo in azione quanto prima possibile.