Introduzione
La disidrosi è un problema diffuso di cui però si parla poco, raramente viene diagnosticata anzi spesso viene confusa con altri problemi. Ne so qualcosa, perché ne ho sofferto per molti anni ed attualmente il problema si ripresenta anche se con minore frequenza e più contenuto.
Nonostante i test allergici e nonostante le visite dermatologiche non c'è stato verso di farlo cessare. Perchè?
In questo articolo scopriremo cos'è la disidrosi, quali sono i sintomi, le potenziali cause e come si può curare.
Disidrosi: cos'è, cause e sintomi
La disidrosi (pompholix) è anche conosciuta come “eczema disidrotico” ed è un'affezione del derma per cui la pelle delle mani e/o dei piedi si riempie di piccole vesciche piene di liquido, doloranti e pruriginose. E' classificata come dermatite acuta e le cause non sono ben definite. Bisogna dire subito che la disidrosi non è contagiosa.
Fra le cause della disidrosi vi sono diverse ipotesi:
- ansia e stress
- ereditarietà
- reazioni allergiche
- intolleranze alimentari
- eccessiva sudorazione
- infezione micotica
- raggi uv
- infezioni intestinali
- sbalzi ormonali
E' stato rilevato che in soggetti che hanno subito forti periodi di ansia e stress la disidrosi si presenta più facilmente, per cui la si definisce una malattia psicosomatica.
La disidrosi si caratterizza di una sintomatologia che talvolta si può confondere con quella di altre dermatiti o eczemi: compaiono delle vesciche sull'interno e l'esterno di mani e piedi, solitamente fra le dita.
Le bolle son piene di liquido trasparente, non è sudore, e causano un furioso prurito, possono trasformarsi facilmente in piaghe e lesioni, lasciando la pelle secca, spaccata e screpolata. Inizialmente le vesciche son poche e piccole, tendono poi a diventare sempre più grandi ed a riunirsi provocando un intenso prurito. Se lesionate possono impiegare delle settimane per guarire.
Il liquido trasparente si accumula fra la pelle e la cute per cause sconosciute. Le croste che si formano sulle bolle lesionate sono molto fragili, se si staccano prima del tempo emerge la cute delicata facilmente esponibile a nuove lesioni.
Disidrosi: come curarla, consigli e prevenzione
Avendo avuto un diretta esperienza di disidrosi, dirò che non è un disturbo facile da risolvere, soprattutto se le cause possono essere molte e varie. E' un disturbo dato principalmente dallo stress che a sua volta ne genera molto, poiché diventa difficile usare le mani, non grattarsi, dover usare sempre i guanti, dover fare attenzione a ciò che si tocca ed a proteggere la parte lesionata. Non grattarsi è impossibile, ve lo dico con estrema sincerità, è molto peggio di una puntura di zanzara. Gli attacchi di prurito sono fortissimi, possono svegliarvi durante la notte o cogliervi in qualsiasi momento generando molta ansia.
Parliamo di ansia e stess: se si sospetta che sia la causa è bene andare a fondo e consultare uno psicologo (se si assumono dei farmaci è preferibile uno psichiatra). E' consigliabile fare del training autogeno e sedute di respirazione controllata e meditazione. Al bando lo stress, rilassatevi e prendetevi i vostri tempi.
Altri consigli che mi sento di darvi:
- controllate sempre l'INCI dei prodotti che usate e fate i test allergici
- usate sempre guanti
- non esponete mani e piedi ad eccessivo freddo o calore
- non usate calzature o calze che fanno sudare
- bendate sempre le mani con le bolle ed applicate le pomate cortisoniche date dal dermatologo
- evitate di toccare sostanze irritanti, non eccedete con saponi aggressivi e asciugatevi sempre le mani possibilmente con aria calda
- non state scalzi in locali comuni (docce di palestre ad esempio).
Chiarisco da subito che la disidrosi non se ne va con dei semplici rimedi naturali e che occorre rivolgersi ad un dermatologo, farsi fare una diagnosi e farsi dare una terapia. Esistono terapie a base di cortisonici, antistaminiche e innumosoppressori ma anche terapie fotodinamiche.
I rimedi naturali contro la disiridosi possono essere utile per allevtiare i sintomi (prurito e dolore) e suggerisco impacchi di camomilla fredda, di olio d'oliva, olio di cocco oppure olio di mandorle dolci (in cui magari sciogliere due gocce di tea tree oil), impacchi di malva, o bardana o tarassaco.