L'autismo è un disturbo molto complesso, difficile da scandagliare, ma con il tempo, le ricerche ed i progressi forse non più impossibile.
Si può aiutare un bambino autistico? Sì, in famiglia ed a scuola e ci sono dei modi concreti per farlo.
E' vero che il bambino autistico incontra molte difficoltà e talvolta non si sa come reagire, per questo occorre informarsi molto, parlare con gli specialisti ed approfondire l'argomento.
Autismo: informazioni basilari
Per affrontare l'autismo, ci sono delle nozioni di base da assimilare quanto prima:
- il bambino recepisce tutti gli stimoli come se fossero amplificati
- se non vuole fare qualcosa non lo si può obbligare
- ci sono cose che non è naturalmente portato per fare
- ha un pensiero visivo, occorre mostrargli ciò di cui si sta parlando
- cerca di comunicare in modi diversi
- interpreta il linguaggio alla lettera
- quando ha delle crisi occorre capire cosa le innesca
- ha bisogno di aiuto nelle interazioni sociali
Dunque il bambino vi ascolta, anche se non ne da segno, ma ha difficoltà a comprendere e comunicare: ecco perché con i bambini autistici si parla di pensiero concreto.
Autismo: strategie per aiutare il bambino
Se dunque dobbiamo lavorare con un bambino autistico o se siamo genitori, ci sono delle strategie importanti da apprendere.
- evitare le domande dirette ma usare figure e disegni
- adottare una routine continua fatta di stessi orari ed abitudini
- riservare un angolo della casa al mondo privato del bambino affetto da autismo, ben delineandolo ed evitare d'invadere questo spazio
- affidare al bambino compiti che richiedano gesti ripetitivi e lodarlo quando fa dei progressi
- per un bambino autistico, la comunicazione non verbale è più importante di quella verbale perciò occorre misurare i gesti e la voce
- hanno bisogno di più tempo e di più aiuto rispetto agli altri bambini
- occorre dare rinforzi positivi quando il bambino risponde bene e non giustificare i comportamenti negativi: quando si comporta bene lo si elogia con frasi specifiche e si rinforzano i comportamenti positivi
- il rinforzo è un premio che serve ad indurre il bambino ad apprendere i comportamenti corretti ed a farglieli mantenere
- ignorare i comportamenti inappropriati, non vanno rinforzarti con la vostra attenzione, il bambino non sta comunicando quando esegue gesti ripetitivi o cantilena e non è il tipo di comunicazione che deve instaurare con le persone
- esprimetevi sempre in positivo circa le cose che deve fare, non usate il “non” e non “chiedete” di fare qualcosa ma ditegli di farla
- non parlate dei suoi problemi con altre persone in sua presenza
- non lasciare in sospeso una domanda o un compito non portato a termine, si da così un rinforzo negativo al bambino gli s'insegna che le risposte non sono necessarie
- non esprimersi con gergo astratto “prendi un pastello” ma “usa questo pastello” oppure “questo è rosso” è sbagliato “questo giocatolo è rosso” o ancora “questa è la foto di un cane” e non “questo è un cane”
- spiegare i cambiamenti: la routine ed i tempi vanno spiegati al bambino con autismo perché non è in grado di recepire tutti i segnali quindi è utile dire “tra 5 minuti smettiamo di colorare” vanno avvisati delle attività successive e della presenza di estranei o di rumori insoliti e situazioni che potrebbero agitarlo
- non alzare la voce o punire il bambino se non risponde ma aiutare a farlo ciò che gli si chiede: se gli si chiede di sedersi su una sedia e non ubbidisce, glielo si chiede due volte ma niente è bene con gentilezza aiutarlo a mettersi seduto, ma mai alzare la voce
- dire al bambino cosa deve fare senza esser vaghi, stimolare l'attività con un rinforzo, stimolare l'espressione verbale di richieste da parte del bambino anticipando ciò che vuol fare “hai voglia di colorare, dillo con parole tue” e dare il rinforzo quando risponde
- i gesti ossessivo-compulsivi vanno ignorati nel momento in cui il bambino obbliga gli altri a farli con lui, a patto che non siano pericolosi, diversamente si possono tollerare
- La tecnica migliore per insegnare ad un bambino affetto da autismo è che lui si sieda e guardi l'insegnate, focalizzare il suo sguardo è importante lo aiuta a concentrarsi
In famiglia la situazione può esser particolarmente pesante, per questo i familiari hanno bisogno di sostegno e di apprendere la giusta strategia da adottare per aiutare il figlio autistico, occorre informazione ed aiuto concreto per far fronte all'autismo.