Il presidente del Consiglio Matteo Renzi resta fermo circa le misure previste dalla di legge Stabilità approvata ieri dal Consiglio dei ministri rischiando di scontrarsi con l'Europa. La Commissione Europea che dovrò dare il suo assenso entro novembre contesta il taglio della Tasi, visto che la manovra italiana va in senso contrario al diktat europeo di “spostare il peso fiscale dal lavoro su consumi, proprietà e capitale”.
Nelle scorse ore Matteo Renzi ai microfoni di radio di Radio24 ha dichiarato: "Bruxelles non ha nessun titolo per intervenire nel merito delle misure della legge di stabilità. La subalternità italiana in questi anni è stata particolarmente sviluppata nei confronti dei burocrati di Bruxelles. Se Bruxelles boccia la legge di stabilita' noi gliela restituiamo tale e quale. Bruxelles non e' un maestro che ci dice cosa fare. Basta con l'atteggiamento tafaziano di dire 'ora Bruxelles ci boccia'. Anche perché' l'Italia e' l'unico paese a rispettare il tre per cento e il fiscal compact. Da due anni l'Italia comincia a tagliare le tasse. Questo interessa le persone. Siamo entrati in un linea di sviluppo per cui le tasse vanno ridotte". Ai cittadini interessa il taglio delle tasse. Le tasse non sono più una cosa bellissima e anche da sinistra si è capito che sono una cosa da ridurre, non ci saranno aumenti di altre imposte dopo l'eliminazione dell'Imu”.
Il premier ha poi ribadito la sua decisione di mettere il canone Rai in bolletta dichiarando:"E' una norma al riparo da impugnative. E' l'applicazione di un principio liberale". Renzi difende pure l'innalzamento a tremila euro del limite dei contanti:"Noi abbiamo il limite al contante più basso d'Europa. Solo il Portogallo lo ha basso come il nostro, a mille euro. I dati dimostrano che non è stato il limite al contante a ridurre l'evasione, ma l'utilizzo dei sistemi informatici come la fatturazione elettronica".