Il Presidente del Consiglio, che ha bocciato le proposte di Tito Boeri sulle pensioni, che includeva il reddito minimo garantito per gli over 55 e il taglio dei vitalizi, ha dichiarato: "Non mi è sembrato il momento di intervenire sulle pensioni: dobbiamo dare fiducia agli italiani. Se metti le mani sulle pensioni di gente che prende 2000 euro al mese, non è una manovra che dà serenità e fiducia. Ma non si tagliano le pensioni. Alcuni correttivi proposti dall'Inps di Tito Boeri avevano un valore di equità: si sarebbe chiesto un contributo a chi ha avuto più di quanto versato. Non mi è sembrato il momento: dobbiamo dare fiducia agli italiani".
In merito alla decisione del Governo di non accettare la proposta del presidente dell’Inps sulle pensioni, il ministro del lavoro Giuliano Poletti, ha dichiarato: "Si tratta di un contributo utile al dibattito ma al momento si è deciso di rinviare perché contiene misure che mettono le mani nel portafoglio a milioni di pensionati, con costi sociali non indifferenti e non equi. Per attuare la proposta servono risorse che al momento non ci sono. Il piano illustrato da Boeri contiene misure utili come la flessibilità in uscita, ma ne contiene altre che mettono le mani nel portafoglio a milioni di pensionati”.
La sindacalista Renata Polverini, circa la proposta di riforma delle pensioni ha dichiarato: “In Parlamento esistono diverse proposte di riforma sulle pensioni da parte di tutti i gruppi politici e sulle quali c’è già un’intesa ed un percorso condiviso. Boeri continua a confondere il suo ruolo che è quello di far funzionare l’istituto di cui è presidente. Non serve un’ulteriore proposta del presidente dell’Inps. La questione della flessibilità, che sanerebbe queste situazioni viene ancora una volta rinviata, ancora una volta il presidente del consiglio non intende dare una risposta esaustiva a tutti coloro che vivono oramai da troppo tempo privi di reddito”.