Matteo Orfini, il presidente del Pd in merito alla possibile candidatura nella Capitale di Roberto Giachetti, in una recente intervista ha dichiarato che il vicepresidente della Camera dei Deputati, sarebbe un ottimo candidato con cui il Pd potrebbe tornare a vincere.
Orfini ha affermato di voler chiedere una sola cosa ai candidati che si presenteranno alle primarie, ossia di procedere nel lavoro di rinnovamento e pulizia che mette al centro le capacità e non le correnti.
Orfini ha aggiunto che chi si candida, non può immaginare che le primarie siano un trampolino per fare altro, come per esempio fare il consigliere comunale o il presidente di municipio, affermando che usare le primarie per avere visibilità sia una distorsione.
Il premier Matteo Renzi, di recente in merito alla candidatura di Roberto Giachetti, per lui il candidato sindaco ideale per Roma, ha dichiarato che il candidato sindaco a Roma sarà deciso alle primarie, asserendo che secondo lui Giachetti conosce Roma meglio di chiunque altro, in quanto ha fatto il capo di gabinetto, ha fatto uno sciopero della fame per la legge elettorale oltre ad essere romano e romanista.
Gianni Cuperlo in merito alla possibile candidatura di Giachetti, ha recentemente dichiarato: “Stimo e sono amico di Giachetti, mala cosa più’ urgente per Roma e’ elaborare un’idea del futuro della città’. Dopo mesi in cui Roma si e’ imposta alle cronache per le vicissitudini di ‘mafia capitale’, il tema di quale futuro assicurare alla Capitale d’Italia sembra essere sparito dall’agenda pubblica. Ecco da questo punto di vista io trovo interessante la suggestione di Walter Tocci, di una possibile alleanza civica che metta il Pd al servizio della città anche rinunciando al simbolo del Partito”.
La proposta di un'aggregazione civica senza simboli di partito per la corsa elettorale di Roma, proposta da Tocci ed appoggiata da Cuperlo, secondo quanto ha dichiarato Orfini è una proposta irricevibile, in quanto per lui il Pd a Roma si presenta e vince orgogliosamente con il suo simbolo. In merito al suo partito, il commissario Orfini ha affermato che oggi il Pd è un partito è molto diverso dal passato, in cui le liste verranno fatte con rinnovamento e pulizia.