Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, domani e dopodomani sarà impegnato a Sarajevo, al vertice di Brdo-Brioni, il summit informale dei paesi balcanici, in qualità di ospite internazionale. Dopo un anno, Sergio Mattarella ritorna nell'area balcanica per confermare l'impegno italiano per la stabilizzazione dei Balcani.
I temi che saranno affrontati al vertice di Brdo-Brioni, a cui si riuniranno i presidenti di Slovenia, Croazia, Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Kosovo, Macedonia e Serbia, saranno quelli del fondamentalismo islamico, dei foreign fighters e delle prospettive di integrazione nella Ue. Mattarella insieme al fronte Mediterraneo, considera quello balcanico un fronte fondamentale per la risoluzione di alcuni problemi epocali.
Per il Capo dello Stato italiano, i problemi attuali sono quelli più urgenti, ossia la gestione dei flussi migratori provenienti dalla rotta balcanica e il fondamentalismo islamico in crescita nei Balcani. In tal senso, di recente è scattato l'allarme da parte dell'intelligence italiano che ha individuato nei Balcani il luogo di origine e smistamento di circa 900 foreign fighters.
Una volta giunto nella capitale bosniaca per il summit dei Paesi balcanici, il presidente Mattarella incontrerà i membri della presidenza tripartita, formata dal presidente musulmano Bakir Izetbegovic e dagli esponenti serbo e croato Mladen Ivanic e Dragan Covic. In seguito il Presidente della Repubblica Mattarella incontrerà la comunità italiana presente sul territorio bosniaco, oltre i militari dell'Eufor e della Nato.
Durante il suo intervento al summit, il presidente della Repubblica intende confermare l'appoggio del nostro Paese all'allargamento dell'Unione europea ai Paesi balcanici, dato che il consolidamento dell'area balcanica è un obiettivo fondamentale per la sicurezza, viste le preoccupazioni esistenti per l'affermarsi, in particolare in Bosnia, di correnti islamiche più radicali.