Oggi la Camera con 374 voti a favore e 75 contrari, ha approvato la legge Dopo di noi, che prevede delle misure assistenziali in favore di disabili privi del sostegno familiare. Il nuovo testo di leggevoluto da Pd e Lega, ha trovato il voto contrario dei grillini che accusano la legge di essere di un favore alle assicurazioni e ai privati.
La legge sui disabili, prevede oltre delle agevolazioni fiscali, anche delle iniziative per migliorare ed agevolare la vita indipendente delle persone disabili e la progettazione di famiglie-comunità per i disabili gravi privi di sostegno familiare. Per tale legge è stato stanziato un fondo pubblico da 150 milioni di euro in tre anni, di cui i primi90 milioni saranno sbloccati dopo l’approvazione del Senato.
Di fronte alle polemiche del M5s, la deputata del Pd Ileana Argentin, in merito alla legge in favore dei disabili ha dichiarato di non voler fare marchette a nessuna cooperativa, volendo invece ringraziare le cooperative che in assenza dei genitori, fratelli o coniugi danno le risposte adeguate a tante situazioni.
Beatrice Lorenzin ha definito la legge Dopo di noi, un provvedimento rivoluzionario, concreto e con fondi certi. Dal canto suo, Mario Marazziti, presidente della commissione Affari Sociali della Camera , ha definito tale provvedimento sui disabili, un provvedimento che segna una svolta culturale nel nostro Paese e che rende migliore e meno dura la società. Marazzitti ha aggiunto che adesso è garantito il diritto per le famiglie dei disabili gravi di vivere senza terrore per il futuro per i propri figli.
Edoardo Patriarca, componente della Commissione Affari sociali della Camera ha dichiarato che con la legge del 'Dopo di noi' il welfare assume una nuova forma, si possono aiutare le famiglie aventi un familiare con disabilità ,coinvolgere di più in questo il privato sociale ed infine divenire con tale sistema di sussidiarietà più europei.
Marco Rondini, vicepresidente della Commissione Affari sociali, pur sostenendo la legge ritiene che resti irrisolta la questione dell'Isee, nel cui conteggio ora entrano a far parte anche gli assegni di accompagnamento e i contributi degli enti locali a favore della disabilità.