Il premier Renzi ha deciso di riaprire il dialogo sul rinnovo delle sanzioni economiche dell'Unione Europea contro la Federazione Russa, ossia le misure punitive imposte nei confronti di Mosca per il suo coinvolgimento a fianco dei separatisti ucraini dopo lo scoppio della guerra civile in Ucraina nel 2014. Matteo Renzi opponendosi al rinnovo automatico delle sanzioni alla Russia in scadenza il prossimo 31 dicembre, vuole venire incontro al presidente russo Vladimir Putin.
Attualmente a favore delle sanzioni alla Russia vi sono i Paesi dell'Est Europa, mentre Italia, Cipro e Ungheria ritengono sia più importante il dialogo. Una fonte diplomatica in merito alla questione ha dichiarato: "Tutto è sospeso... Si pone la questione di sapere se la decisione vada presa, alcuni vogliono che lo sia alla prossima riunione dei capi di Stato e di governo. E' l'Italia che preme".
La richiesta dell'Italia, arriva proprio quando nella riunione tra i ventotto ambasciatori esteri, era previsto il rinnovo di sei mesi delle sanzioni contro la Russia. La decisione del Presidente del Consiglio Renzi, da un lato avrebbe l'effetto di un aumentare i consensi tra i cittadini e gli altri deputati e dall'altro apporterebbe un guadagno per il Paese, dato che le sanzioni da parte dell'Unione Europea hanno già danneggiato anche la nostra economia.
Di recente il ministro Lavrov, che domani sarà nella Capitale in occasione della Conferenza sulla Libia, ha dichiarato che la cooperazione strategica tra Italia e Russia è frutto del positivo rapporto storico tra i due paesi. Inoltre il ministro degli Esteri russo ha citato i settori dove la collaborazione con l’Italia ha dato vita a progetti importanti come la joint venture Agusta-Westland, la compagnia russa Vertolety Rossii ed il trasferimento del know how italiano nel settore dell’agroalimentare. Lavrov ha recentemente espresso la sua disponibilità ad aiutare l'Italia nel fronte libico, perché oltre la priorità della Siria occorre trovare una soluzione anche per la Libia.