La crisi economica statunitente costringe a volte anche i colossi al ripiegamento sui licenziamenti al fine di preservare la propria linea economica. Così Twitter, tra i leader del social networking, annuncia oggi il licenziamento dell'8 percento dei suoi dipendenti. L'azienda di San Francisco manderà a casa 336 lavoratori con cui hanno firmato un contratto di tipo occupazionale. Il social dei cinguettii infatti conta attualmente 4100 dipendenti, almeno secondo i dati ufficiali pervenuti in data 30 giugno 2015.
Un regalino, questo, che il fondatore Jack Dorsey ha proposto ai suoi lavorati in occasione del rinnovamento della sua carica da CEO. Proprio in questi giorni infatti, ai piani alti di Market Street si sono tenute le votazioni sulla persona da assumere per rivestire la carica di Amministratore Delegato. Con Twitter fin dall'inizio, Dorsey si è visto quindi rinnovare un contratto milionario. A farne le spese sembrano essere stati, da subito, ben 336 dei suoi dipendenti.
L'annuncio è arrivato poche ore or sono tramite una mail inviata al team proprio da Dorsey. Il messaggio parla della dura decisione intrapresa nei confronti di 336 dipendenti che, seppur godono del massimo rispetto da parte di Twitter, saranno costretti a lasciare l'azienda. Non senza una copiosa buonuscita però ma con un'ottima lettera di raccomandazioni. Secondo quanto annunciato da Dorsey, i dipendenti licenziati saranno accompagnati verso nuovi posti di lavoro.
Nel comunicato, il CEO parla di riorganizzazione societaria e di crescita che, per forza di cose, richiede un restringimento degli addetti ai lavori.
Twitter intanto naviga in cattive acque anche per quando riguarda le riaperture delle borse visto che, ieri mattina , il titolo ha registrato una caduta di ben 7 punti percentuali. Questa profonda ristrutturazione aziendale segue, ad ogni modo, una generosa campagna di reclutamento che a giugno 2015 aveva portato il marchio a mettere sotto contratto ben il 24% di lavoratori in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.