A partire dal 15 marzo, InfoCert, Poste Italiane e Tim renderanno disponibili le prime identità digitali del nuovo sistema pubblico per l’identità digitale o Spid.
In base al nuovo modo di accesso ai servizi on line della pubblica amministrazione ed imprese, i cittadini potranno accedere da casa a diversi servizi.
Lo Spid consentirà ai contribuenti, tramite un nome utente ed una password di accedere comodamente da casa a 300 servizi messi a disposizione dalla pubblica amministrazione, che da giugno raddoppieranno. Per ottenere lo Spid, occorre fare domanda ai tre operatori accreditati all’Agenzia per l’Italia digitale, ossia la Tim, le Poste Italiane e Infocert, che hanno il compito di fornire le identità digitali ai richiedenti.
Vi sono tre sono i livelli di riservatezza, per quello base serve solo username e password, per il secondo gradino occorre una one time password e per il terzo una 'smart card’.Grazie alla nuova password unica sarà possibile pagare saldare l’Imu o la Tari e la Tasi, pagare la colf, iscrivere il bambino all’asilo nido, ritirare i referti medici, cambiare la residenza, riscattare la laurea e richiedere inventivi d’impresa.
Antonio Samaritani, il direttore dell'Agid ha dichiarato che lo il nuovo sistema d’identità digitale, sarà gratuito per almeno i primi due anni, aggiungendo che il cittadino potrà ricevere il cosiddetto 'Pin unico' a costo zero per i primi due livelli di sicurezza, c'è poi un terzo livello, associato ad una sorta di smartcard a pagamento pensato soprattutto per i professionisti.
La ministra alla PA Marianna Madia, ha recentemente dichiarato che il nuovo Pin unico va considerato come lo strumento per cambiare il rapporto tra PA e cittadini, favorendo e semplificando l'uso dei servizi digitali, aggiungendo che non è concepibile le amministrazioni siano viste solo come la doppia "f", file e faldoni.
La Madia ha affermato che il nuovo progetto fa parte del più complesso progetto di 'Italialogin', per dar vita ad una Repubblica matura, che sappia farsi corpo unitario per rispondere al cittadino e non utilizzi le articolazioni della P.a per scaricare inefficienze.