A partire dal mese di aprile, grazie al progetto Inps-AgID, verranno inviate le buste arancioni ai circa sette milioni di cittadini privati che non hanno mai utilizzato i servizi on line Inps.
In base ai dati Istat, nel 2015 solo il 60% degli italiani si è connesso a Internet, e appena il 30% degli utenti ha utilizzato la rete per interagire con la pubblica amministrazione.
Tito Boeri in merito alla nuova iniziativa dell'Inps, ha spiegato che il progetto dell’Istituto nazionale di Previdenza Sociale è stato realizzato in collaborazione con Agid, l’Agenzia per l’Italia digitale per raggiungere chi non è digitalizzato, invitando queste stesse persone a munirsi di spid, ossia del nuovo codice pin che sostituirà vecchie password e vecchio pin per accedere a tutti i servizi online della pubblica amministrazione.
La busta arancione arrecante la scritta “La mia pensione”, conterrà una lettera in cui è specificata l'età di pensionamento, l’ammontare presunto dell'assegno di pensione, l'estratto conto dei contributi già versati e di quelli futuri e la percentuale dell’assegno rispetto all’ultimo stipendio.
Il presidente dell'Inps ha affermato che le buste arancioni saranno inviate prima della metà di aprile, informando da principio i dipendenti privati, aggiungendo che l'Agid parteciperà all’iniziativa con 2,5 milioni su 2016 e 2017, che si aggiungono al milione versato dall’Inps. A tal proposito, Antonio Samaritani, il direttore dell’Agid ha dichiarato che quella in corso è una delle più grandi e capillari campagne di sensibilizzazione.
Inoltre Boeri ha garantito che la simulazione della pensione futura giungerà anche ai dipendenti pubblici, tramite il cedolino dello stipendio in base ad accordi con le pubbliche amministrazioni, al fine di raggiungere circa 1,5 milioni di lavoratori pubblici ancora non digitalizzati.