L’Agenzia delle Entrate ha reso noto il suo rapporto sulle attività di contrasto all'evasione, in base al quale sono stati recuperati e riscossi 14,9 miliardi di euro, 700 milioni in più rispetto al 2014. Rossella Orlandi, direttore dell'Agenzia delle Entrate, ha dichiarato che mai somma più alta è stata riportata nelle casse dello Stato.
Dai dati è emerso che tra i fornitori, hanno risposto alle osservazioni delle Entrate solo 817 contribuenti su 13.626, per cui Rossella Orlandi, ha affermato che chi non ha collaborato con l'Agenzia conoscerà il lato oscuro dell’accertamento. La direttrice ha inoltre affermato che serviranno altri metodi per indurre alla compliance i contribuenti.
La Orlandi ha poi aggiunto che dei circa 15 miliardi recuperati all’evasione, 250 milioni sono arrivati dall'attività di promozione della compliance, a cui si aggiungono i 14,6 i miliardi frutto dell’attività dell'Agenzia. Per quanto riguarda i rimborsi, secondo quanto ha affermato la direttrice dell'Agenzia delle Entrate, nel complesso sono stati pari a oltre 16 miliardi di euro, tre miliardi di euro in più rispetto all'anno precedente.
Il ministro Padoan, in merito al record di miliardi recuperati dall'evasione, ha dichiarato che la riduzione dell'evasione e il taglio delle tasse sono due facce della stessa medaglia, aggiungendo che il Governo, vuole trasformare l'Agenzia delle Entrate da verificatore 'ex post' a soggetto che agevola gli adempimenti fiscali, con un approccio di tipo cooperativo con il contribuente.
Per il viceministro Luigi Casero, presente alla presentazione dei risultati nella lotta all’evasione, le risorse recuperate sono importanti per i conti del paese e per gli equilibri della politica di bilancio, ma restano ancora 90 miliardi di evasione. Inoltre Casero ha ricordato come fisco amico significhi un fisco durissimo contro l'evasione, ma anche un fisco che sta cambiando il rapporto con il contribuente e l'impresa sull'azione preventiva.