In base ai dati forniti dal XXV Rapporto immigrazione di Caritas italiana e Fondazione Migrantes, nel nostro Paese vi sono ben 5.014.437 abitanti di cittadinanza straniera, pari all'l’8,2% della popolazione totale, in prevalenza di sesso femminile.
Per quanto riguarda la provenienza, il rapporto Caritas-Migrantes 2015 dal titolo "La cultura dell'incontro”, specifica il 13,2% dei cittadini stranieri proviene del Marocco, il 12,7% dall’Albania il 25,4% nel Centro ed il 15,2% nel Mezzogiorno.
Gli stranieri residenti nell'Ue sono 35,2 milioni, con un aumento del 3,6% nel 2015 rispetto al 2014, di cui il 21,5% vive in Germania, il 15,4% nel Regno Unito, il 14,3% in Italia ed il 12,4% in Francia.
Per quanto concerne i dati sui minori immigrati, il rapporto ha evidenziato che nell’anno scolastico 2014/2015 questigli alunni stranieri ammontavano a 814.187, di cui 445.534 nati in Italia, con un aumento del 7,3% rispetto all’anno precedente. Nello specifico il numero più alto di alunni stranieri nelle classi italiane si registra in Emilia Romagna col 15,5%, seguita da Lombardia con il 14,3%, l'Umbria con il 14,2%, il Lazio con il 9,3%, ed infine la Sardegna con il 2,3%.
Il monsignor Gian Carlo Perego, direttore generale di Migrantes, ha dichiarato che da ben 25 anni Caritas e Migrantes, organismi pastorali della Cei, hanno sentito il dovere di leggere e raccontare, il fenomeno dell’immigrazione, che sta rinnovando i luoghi fondamentali della vita sociale del nostro Paese, ossia il lavoro, la scuola, la famiglia, la città e la Chiesa.
Per quanto riguarda il tema della sicurezza, il monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, ha affermato che la strage di Dacca ha inferto un colpo decisivo all’equazione tra immigrazione e terrorismo, aggiungendo che gli attentatori non sono mai gente arrivata in Belgio, in Francia o in Bangladesh con i barconi, bensì giovani rampolli di famiglie note e benestanti.