Un episodio che non è andato giù ai molti turisti accorsi nella capitale e che ha portato inevitabilmente il governo a intervenire. E' stato fatto un decreto che rende "uguali" musei e luoghi di cultura ai servizi pubblici.
Arriva anche l'annuncio da Claudio Meloni (Cgil) che i fondi per pagare i salari sono stati sbloccati. Meloni dice: "Ieri, in singolare coincidenza con l'assemblea sindacale in alcuni siti, è arrivato lo sblocco dei fondi per pagare i salari accessori di tutti lavoratori del Mibact, per il 2014 e per il 2015. Evidentemente la mobilitazione è servita, a prescindere da quanto accaduto al Colosseo"
Prima che i lavoratori vedano i soldi in busta paga, passeranno comunque un paio di mesi. Anche se è avvenuto "lo sblocco", ciò non significa che la mobilitazione si sia esaurita. La possibilità dello sciopero è ancora molto presente e, se la situazione non si sbloccarre, potrebbe avvenire a ottobre.
A influire su tutto ciò potrebbe comunque essere anche il contenuto del decreto. Per adesso Cgil, Cisl e Uil non lo hanno letto. In base alle dichiarazioni presenti, vedranno o meno se proseguire con lo sciopero.
Renzi però parla chiaro, scene come quelle appena viste, non devono più ripetersi. Turisti bloccati fuori dai monumeti è una cosa assolutamente che non si può vedere. E' proprio per questo che è stato approvato il decreto che inserisce i musei nei servizi pubblici essenziali.
Roberto Alesse, Autorità di garanzia per gli scioperi, spera adesso che vi sia una maggior responsabilità. Si dice soddisfatto della tempestività dimostrato dal governo. Dice poi: " Spero che il Parlamento riesca, in tempi brevi, a convertire il decreto legge appena approvato senza che le norme diventino ulteriore terreno di scontro, cosa della quale l'Italia, sinceramente, non sente il bisogno e che sarebbe incomprensibile per i cittadini."