Oliver Twist
Ecco un classico che non può mancare di essere annoverato fra le nostre letture: Oliver Twist. Un po’ come Il giardino segreto, Piccole Donne, Le avventure di Tom Sawyer anche Oliver Twist è una di quelle letture che prima o poi si affrontano nella vita. Lettura poco scolastica, a dir la verità, pur essendo Dickens uno “scrittore per ragazzi”, i suoi romanzi vengono principalmente affrontati da adulti forse perché un tantino pesanti e drammatici? Probabilmente sì.
Trama
Nella prima metà dell’ottocento, in Inghilterra, una giovane muore dando alla luce il suo bambino, l’orfanotrofio lo chiamerà Oliver Twist. Oliver viene cresciuto fino all’età di nove anni in un asilo per orfani e poi trasferito nell’ospizio in cui è nato. La vita di Oliver è molto grama, poco cibo, molto lavoro, molti maltrattamenti.
Avviene un giorno una svolta nella sua vita, a causa di un suo atteggiamento poco corretto viene affidato ad un uomo che costruisce bare e organizza funerali perché gli sia d’aiutante in cambio di compenso, tuttavia Oliver non riesce a resistere ai soprusi di un ragazzino che lavora con lui e decide di scappare. Dopo aver tanto camminato e patito la fame, Oliver incontra Dodger “Lo Svelto” un ragazzino che lo attira con la promessa di un posto dove dormire. Oliver finisce nel covo di Fagin, uomo anziano che addestra ladruncoli e intrattiene amicizie poco rassicuranti. Se in principio Oliver non aveva capito bene con chi avesse a che fare, presto ci arriverà a sue spese…
Recensione
Onestamente si tratta di un romanzo molto melodrammatico, molto più di Grandi Speranze. Si comprende subito l’intento di voler scrivere un romanzo di denuncia, da parte di Dickens. Il romanzo ruota attorno alla povertà ed alla condizione delle classi sociali più basse, di cui Dickens ci mostra vari personaggi descritti minuziosamente. Dicevo il tema sociale: le istituzioni poco funzionanti, l’autorità ingiusta, la crudeltà perpetuata sui più deboli e la guerra combattuta fra poveri in diversi casi.
L’ingiustizia è il tema pregnante, ingiustizia verso cui Oliver non si arrende e che cerca di combattere come può ma che delle volte ha la meglio sulle sue intenzioni. La colpa di Oliver è quella di esser nato povero e senza genitori, fatto che Dickens fra l’altro affronta già nel Copperfield. I temi degli orfani, delle disuguaglianze sociali e della formazione sono fra i più ricorrenti nelle opere del Dickens ma sembrano esser accorpati in Oliver Twist
Toni molto patetici è vero, atmosfere lugubri (non più di Grandi Speranze) e tanta drammaticità ecco cosa rende leggermente pesante Oliver Twist di Charles Dickens (assolutamente sconsigliato ai depressi), lettura pertanto consigliata ad un pubblico adulto. Tanta stima per Oliver Twist comunque, personaggio sfortunato che cerca di mantenere il controllo del proprio destino. Ottimo il film di Polanski, da vedere.