Il trionfo del sole
Il trionfo del sole di Wilbur Smith fa parte del ciclo dei Curteney ed è stato pubblicato nel 2005. Wilbur Smith è diventato famoso con il libro “Il destino del Leone” pubblicato nel 1964 che apre proprio il ciclo dei Courteney.
Trama
La storia del Il trionfo del sole inizia nella città di Karthum, posta alla confluenza del Nilo Bianco e del Nilo Azzurro in Africa. Siamo nel 1884 e la città è sotto assedio da parte dei dervisci. Le tribù dervisce, il popolo deli Ansar come si definiscono, hanno abbandonato lotte intesine e faide e si sono sono riunite sotto il comando del Santo Mahadi per cacciare gli oppressori inglesi.
In città si trova la famiglia del console inglese: Sir David Benbrook con le tre figlie Rebecca, e le gemelle Saffron e Amber. Tra gli assediati c’èanche il carismatico e affascinante RyderCourteney, appassionato cacciatore e mercante, ad opera del quale verrà fatto un tentativo (fallito) di blocco dell’assedio per evacuare gli europei prigionieri in città.
Nel frattempo a Karthumgiunge in incognito il valoroso e temerario capitano degli Ussari PenrodBallantynecon una missione segreta. Il destino di RyderCourteney, di PenrodBallantynee quello dei loro cari si legherà in maniera indissolubile con la famiglia Benbrook nelle vicende tragiche che seguiranno.
Karthum attende le truppe di rinforzo promesse dall’Inghilterra per un anno e infine, stremata dal lungoassedio, cade nelle mani dei dervisci, del loro comandante, il Santo Mahadi e dei suoi khalifaOsmanAtalan e Abdhullahi. Mentre Saffron e Ryder riescono a fuggire, Rebecca e Amber diventano parte del bottino di guerra. PenrodBallantyneverrà catturato a sua volta nel corso di un tentativo di salvataggio per liberare le ragazze. Vero protagonista della storia resta però il sole del deserto, dispensatore di vita e di morte.
Recensione
Ho letto molti dei libri di Wilbur Smith e trovo il suo stile molto avvincente: quando racconta un inseguimento, una battaglia o una caccia, non riesco letteralmente a staccare gli occhi dal foglio! Io leggo molto in metropolitana e più di una volta ho rischiato di perdere la mia fermata!
Nonostante questo trovo che alcuni dei suoi personaggi siano “eccessivi” ma soprattutto, di solito, donne e bambini nei suoi libri fanno una brutta fine! Per fortuna non è il caso di questo libro: ho molto apprezzato il ritmo incalzante della storia, le svolte impreviste e il “lieto fine”. Insomma un bel libro.