Il regno invisibile
Autore:
Savino Del Giudice
Editore: Amazon Media EU
ISBN: 9788892601833
Genere: Letteratura e narrativa
Il regno invisibile di Savino Del Giudice è un libro incentrato su quel mondo fantastico e, appunto, invisibile popolato da tutte le creature mitiche delle mitologie soprattutto nordiche ma anche delle fiabe più popolari.
Si parla di fate, gnomi, coboldi, sirene, lepricani e numerosi altri. Il libro alterna un racconto principale che si dipana in sette giornate, vero fil-rouge del volume, ad una imponente raccolta di leggende, citazioni, episodi e testimonianze sul mondo fantastico. Il protagonista del racconto principale è Erasmo, un semplice pastore che vive in Italia ai giorni nostri. Erasmo vive durante ognuno di questi sette giorni esperienze fantastiche e misteriose legate al piccolo popolo: la casa del vicino apparentemente disabitata, un vero cerchio fate, misteriose fanciulle che popolano un lago montano, strane creature che fanno ogni sorta di dispetti. Rimane anche senza lavoro a causa della maldicenza altrui.
Erasmo, però, nella sua semplicità, accoglie con serenità le numerose avventure e alla fine della settimana le vicende vissute gli consentono di aiutare sé stesso ed il prossimo con un “lieto fine” da fiaba. Tra le varie giornate della storia di Erasmo, come dicevo, il libro accoglie una numerosa messe di racconti, leggende popolari, testimonianze ed articoli relativi a fatti strani misteriosi, apparentemente inspiegabili senza il ricorso alla magia. Questa scelta letteraria, a mio parere, dona al libro una struttura troppo frammentaria e dispersiva che ne complica la lettura. Le storie narrate poi, non hanno immediata ed evidente attinenza con la vicenda della giornata corrispondente per cui il lettore tende a perdere il filo della vicenda. Anche lo stile non è omogeneo: a parte le citazioni, che fanno parte a sé, le storie riferite direttamente dall’autore a volte hanno una forma letterale molto semplice, quasi elementare, mentre altre volte hanno una forma complessa e un linguaggio alto. Non so se sia una precisa scelta letteraria che vuole evidenziare la numerosità delle fonti, nel mio caso l’effetto è stato di rendere il tutto ancora più “spezzettato”.
Insomma un’ottima lettura per chi ama le storie fantastiche legate al quotidiano. Una ricca fonte per chi ama le leggende popolarie le ritiene depositarie di un fondo di verità; ma un libro più difficile per chi ama leggere un romanzo o un racconto completo e mal sopporta le divagazioni.