Il linguaggio segreto dei fiori
Autore:
Vanessa Diffenbaugh
Editore: Garzanti Libri
ISBN: 9788811682691
Generi: Letteratura e narrativaRomanzi rosa
Questo libro, Il linguaggio segreto dei fiori di Vanessa Diffenbaugh, alla sua uscita fece molto clamore. Molti lettori lo hanno accolto come un libro fenomenale ed ha avuto un discreto successo. Fu stampato in quattro edizioni, con quattro fiori diversi sulla copertina. Recentemente sulla stessa impronta la Diffenbaugh ha pubblicato Le ali della vita (vedi recensione).
Trama
Victoria è una ragazza molto introversa, molto silenziosa e distante. Non solo nella pochezza di parole pronunciate ma anche nell’atteggiamento: evita qualsiasi contatto. Victoria a San Francisco custodisce un segreto, un luogo solo suo che la fa sentire bene: un giardino segreto costruito nel parco pubblico di Portero Hill. Qui la protagonista pianta i suoi fiori preferiti che sono il suo mezzo di comunicazione: attraverso i fiori Victoria esprime emozioni e pensieri. Dietro di lei vi è un triste passato fatto di adozioni, delusioni, abbandoni e solitudine.
Questa sua passione per i fiori si rivela esser molto utile: Victoria trova un posto come fioraia. Questo un po’ la riavvicina al mondo, un po’ allevia la sua solitudine e la pena per la sua colpa segreta.
E poi arriva Grant….
Recensione
Il linguaggio segreto dei fiori è senz’altro un libro molto delicato, introspettivo che esplora l’argomento interessante del linguaggio dei fiori ma anche i motivi ed i sistemi, che portano una persona ad escluderci ed a chiudersi al mondo. Victoria, come il cardo, respinge tutti si munisce di una corazza di soin e rifiuta il contatto con il mondo esterno, perché?
Devo dire che la storia è buona, ci si riesce ad immedesimare in Victoria che ho trovato interessante, ben delineata e poco artificiosa.
La pecca di questa libro credo stia nella narrazione: molto lenta, con molte divagazioni che allontanano dalla questione principe ovvero perché Victoria è in questo stato. Un vero peccato perché di per se la storia è attraente: ragazza giovane con passato difficile e sensi di colpa per un fatto misterioso non riesce ad affrontare i legami ( poi c’è Grant ovviamente) ma la narrazione la rende poco fluida e farraginosa. Ho apprezzato l’intreccio delle storie della Victoria bambina e dell’adulta, trovando però più interessanti quella in cui lei è bambina, almeno si spezza un po’ il ritmo tedioso della Victoria diciottenne.
Se comunque si riesce a sopportare questa lentezza, le divagazioni e tutto il resto vale comunque la pena scoprire cosa nasconde il passato di Victoria o comunque si arriva alla fine per inerzia. Nel complesso non è uno dei più bei libri che abbia letto, ma non è nemmeno scadente.