Dannati
In Dannati di Glenn Coope, siamo a Dartford, Inghilterra, presso i laboratori del MAAC (Massive Anglo-American Collider) il nuovissimo acceleratore di particelle con una circonferenza di quasi 180 Km: misura quasi sette volte il cugino LHC (Large Hadron Collider) del CERN. Qui avranno luogo due grandi progetti: Hercules ed Hercules II.
Hercules rappresenta una sorta di test complessivo della struttura e vi si raggiungeranno energie di 20TeV; Hercules II invece servirà per rintracciare gli elusivi gravitoni: i mediatori del campo gravitazionale nella teoria unificata della fisica moderna, qui si raggiungeranno energie pari a 30 TeV. La direttrice di Hercules è la dottoressa Emily Loughty.
Durante l’esperimento però accade l’impensabile: la dottoressa Loughty letteralmente scompare dal laboratorio ed al suo posto compare un uomo che aggredisce tecnici e sicurezza e fugge. L’ipotesi è che le enormi energie in gioco abbiano causato uno “strappo” nel tessuto dello spazio-tempo ed aperto una sorta di “porta dimensionale” che abbia portato ad uno scambio.
Si decide un piano d’azione: il MAAC verrà riacceso permettendo al capo della sicurezza, l’ex berretto verde John Camp, di raggiungere Emily, dopodiché ci saranno tre nuove accensioni del MAAC ad una settimana esatta di distanza tra di loro; il compito di John sarà portare Emily e sé stesso nel punto esatto dello scambio, in tempo per uno dei tre appuntamenti. Quando il MAAC viene riacceso John si trova catapultato nel posto più incredibile e spaventoso che potesse immaginare: l’Inferno !
Da questo momento il racconto procede narrando le vicissitudini di John ed Emily per trovarsi e cercare di tornare sulla Terra.
Recensione
Il libro mi è piaciuto sia per il soggetto sia per il ritmo. La storia è avvincente ed i personaggi che incontrano i nostri viaggiatori sono davvero incredibili: Enrico VIII, Robespierre, il Barbarossa, Himmler, Giuseppe Garibaldi solo per citarne alcuni.
A mio parere in questo racconto risulta poco plausibile proprio l’Inferno: una copia della Terra, ma più squallida, dove si muovono queste anime eterne, che non possono morire ma che conducono un’esistenza analoga a quella dei viventi. Non mi ha convinto nemmeno il criterio di scelta delle anime dannate. La fine di questo libro però lascia aperta la strada ad un successivo che forse chiarirà ed approfondirà molti particolari che qui sono lasciati in sospeso. Nel complesso un bel libro.